martedì 22 ottobre 2013

Appello del Presidente Nazionale dell'A.N.P.I.

Trovo francamente sorprendente che in Senato, in un momento difficile e complesso, si trovi – con tanta velocità – il tempo per mettere all’ordine del giorno (sembra con l’intento di concludere rapidamente) il disegno di legge costituzionale che contiene, fra l’altro, modifiche all’art. 138 della Costituzione.
Questo procedimento accelerato non si giustifica, visto che bisogna comunque attendere la seconda lettura della Camera, ma è significativo della volontà di procedere a tutti i costi e con la massima velocità sul cammino di riforme costituzionali sulle quali gravano perplessità e contrarietà di giuristi, politici e comuni cittadini e dunque meriterebbero un’approfondita riflessione e discussione.
Ci sono altre cose che invece procedono al rallentatore, in modo incomprensibile per i cittadini, soprattutto per quelli che conoscono il significato della parola “immediatamente” scritta a lettere chiarissime nella legge Severino. Per noi, “immediatamente” significa che la questione dovrebbe essere stata risolta già da un pezzo; ma evidentemente utilizziamo un vocabolario antiquato e ormai poco in uso in questo Paese, dove le scelte stravaganti sembrano prevalere.
Confido che i senatori, consapevoli della loro funzione e della loro responsabilità, si prendano il tempo necessario per riflettere e discutere e facciano in modo che, in ogni caso, sul disegno di legge sia poi possibile dare la parola ai cittadini, col referendum

                                                                      Carlo Smuraglia - Presidente Nazionale ANPI
                                                                                                     
                                                                                                         Roma, 17 ottobre 2013

lunedì 21 ottobre 2013

In ricordo di Alberto Codevilla





Ci sono persone che si ricordano con affetto e riconoscenza.
Per quello che hanno rappresentato, per come hanno vissuto, per i valori che ci hanno confermato.

Alberto Codevilla è stato uno di quelli che Bertolt Brecht amava definire “gli indispensabili”.

Quelli che “lottano tutta una vita”.

Non ha mai guadagnato niente dal suo impegno, se non il rispetto di coloro che lo hanno conosciuto.

Per questo sono felice di ricordarlo, nel nostro quartiere, insieme agli altri che hanno avuto la fortuna di incrociare la sua esistenza.

Vi aspetto.

Angelo Longhi

Sezione ANPI Martiri Niguardesi